(Nella mente del prigioniero)
La cena è pronta, venite a tavola!, è la madre a parlare adesso, non più quella voce ascoltata pochi
istanti prima. Rivede se stesso come al rallentatore: in giardino a giocare con il suo primo gatto; nella
stanza da letto con la sua prima ragazza, quella volta che i genitori
erano usciti; nello scantinato ad appendere il poster del suo primo
concerto e il libro del suo primo esame all'università, tutto
scarabocchiato con i suoi appunti. Nella sua mente, è un continuo ritrovarsi sempre all'inizio di
qualcosa, ma senza mai sentirsene davvero parte sino in fondo.