mercoledì 28 ottobre 2015

#63 – Altrove (II)


(Oltre la notte, prima del giorno)

- È stato orribile!
- Lo so...
- Aspetta! Le realtà alternative di cui parlava il direttore; in una di queste stanze deve essere ancora viva! Devo trovarla.
- Non farlo!
- Non puoi fermarmi!

Qualche istante dopo

- Mio Dio, è morta in ognuna di esse. Il direttore mentiva.
- Diceva la verità...
- Ma se non sono riuscito a trovare la realtà alternativa in cui è ancora viva.
- Ricordi cosa disse in merito alla tua unicità?
- Già, la dannata eredità di mio padre: la missione è così importante che tutte le mie linee temporali convergono in una sola direzione. Tutto ciò che mi è successo doveva accadere e basta!
- Esatto, ma ciò non significa che alla donna fosse precluso compiere altre scelte.
- Vuoi dire che...
- Infatti! La verità è che hai cercato nel luogo sbagliato. Guarda lì...
- C'è un registro, e c'è il suo nome...
- Aspetta! A nessun essere vivente è concesso varcare la soglia della propria linea temporale ed innestarsi in quella di un'altra persona: devi sapere che ciò causerà in te altro dolore.
- Voglio farlo, nessun dolore è più grande di quello che già provo.
- Ci saranno momenti in cui crederai di essere da solo, tu e la notte...
- Questa l'ho già sentita, facciamolo!
- Ti accompagno alla sua stanza.
- Anche questa riporta la data del 6 febbraio, maledizione!
- Ma è la sua linea temporale. C'è un'altra cosa che devi sapere prima di raggiungerla...
- Ti ascolto, ma fa' in fretta...
- Chi incontrerai non è davvero la donna che conoscevi, ma il frutto di scelte diverse e questa volta non potrò venire con te.
- Ci incontreremo ancora?
- Sì.