venerdì 30 ottobre 2015

#65 – All'angolo del destino


(6 febbraio 2014 alternativo, nei pressi dell'appartamento dell'uomo)

La città è quasi identica a quella della linea temporale di provenienza dell'uomo. Ritorna all'appartamento in cui abitava con la ragazza, ma inutilmente: la donna di questa realtà non l'hai mai incontrato prima. Scende in strada, all'angolo con la caffetteria che un tempo frequentavano, e la rivede.

- Tu? Sei davvero tu?
- Io chi? Cosa hai da guardare?
- Scusa, non volevo fissarti, è che assomigli tantissimo ad una persona che conoscevo e...
- Lo stai facendo ancora...
- Scusa, hai ragione, mi chiamo...
- Ti sembro forse una da abbordare in strada?
- No, certo che no.
- E allora?
- È tutto così strano, non eri così...
- Cosa ne sai di come ero?
- Eri fragile, indifesa, forse per colpa di tuo padre.
- Sentimi bene, tu non sai un cazzo di me, sparisci!
- Non posso perderti ancora.
- Tu sei pazzo. Sarò io ad andarmene, e poi questo caffè è uno schifo.

La ragazza gettà il caffè in un contenitore, si allontana dall'uomo e attraversa la strada senza accorgersi che un'auto si avvicina a forte velocità.
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