lunedì 9 novembre 2015

#75 – Benvenuto, eletto!


(Presente, stazione dei Custodi, sala del comando)

Il direttorio è costituito dai Custodi della fazione dei liberatori. L'umano è accolto in modo trionfale.

- Benvenuto tra noi, Eletto!
- Eletto? Mi avete catturato, sottoposto ai vostri esperimenti, rinchiuso in una capsula e poi in una gabbia: è così che trattate i vostri eletti? E che fine ha fatto la donna che amo?
- Già da prima della nascita della razza umana, il collegio dei Custodi ha avuto il compito di osservare l'evoluzione degli esseri viventi che popolano il nostro universo...
- Non m'interessa una lezione di storia!
- Volevamo solo farti sapere che abbiamo compreso il nostro errore: interferire nei processi evolutivi delle altre razze in funzione del mantenimento dell'equilibrio.
- E queste sarebbero le vostre scuse? Vi ho fatto una domanda precisa: che fine ha fatto la donna che amo?
- È viva, e anche il bambino che porta in grembo. Vuoi che la portiamo qui?
- No! Sono io che voglio tornare da lei, questo luogo non mi appartiene, e neppure a lei.
- Abbiamo bisogno di te...
- Forse voi  di me, ma io non di voi!

Si manifesta l'entità.

- Fermati! Non sei arrivato sin qui per voltare le spalle al tuo destino...
- Il mio destino è stare con lei!
- Non prima di aver compiuto la tua missione.

I Custodi sono sorpresi. Pur avendo sempre creduto nella profezia, consideravano l'esistenza dell'entità una sorta di leggenda. Il portavoce del direttorio prende allora la parola.

- Fondatore dell'Ordine dei Custodi, grazie per mostrarti a noi.
- Ho scelto di comunicare con voi soltanto adesso perché solo ora siete consapevoli dei vostri errori: dovevate garantire che le forze orientate al caos e quelle volte all'ordine fossero bilanciate, non imporre agli altri esseri viventi un'innaturale forma di ordine.
- Cosa possiamo fare?
- Conducete qui l'Anziano...
- Abbiamo salvato l'eletto, lottato contro i nostri stessi fratelli e dovremmo permettere all'Anziano di riprendere il potere?
- Non può esserci equilibrio ove ci sono fratelli contro fratelli.