(Presente, stazione dei Custodi, sala del comando)
L'Anziano
è nella sala del comando, al cospetto del
direttorio e anche dei Custodi della fazione che ancora lo sostiene. L'ex capo della
stazione avverte la presenza dell'entità, che non tarda a manifestarsi
ancora.
Eccolo
il mio bambino sperduto. Ti ho fatto condurre qui affinché tu possa
ascoltare quanto ho da dire ad ognuno di loro. È tempo che si conosca la
verità. Cari confratelli, in
origine, io e l'Anziano avremmo dovuto governare insieme: a lui il
governo di quanto orientato all'ordine, a me quello del caos. Ed è stato
così, almeno sino ad un certo punto della storia, la vostra storia. Ma
fui
tradito e gettato nel fuoco eterno che alimenta il nucleo centrale di
questa stazione perché non volli condividere con lui la visione ultima delle cose. L'Anziano non poteva sapere, però, che è
esattamente questo ciò che doveva accadere. So che ci sono alcuni di voi
in questa sala che provano del rancore nei suoi confronti, ma le azioni
di chi vi ha comandato sino ad oggi sono state necessarie al compimento
della profezia. Non è
quindi l'odio il sentimento che voglio che proviate nei suoi confronti.
E non è l'odio il sentimento che mi lega a lui. Questa è una storia
d'amore, non di odio. Era poco più di un
bambino quando lo salvai dal suo pianeta morente: lo crebbi come un
figlio, pur sapendo che un giorno avrebbe agito
contro di me. E fui io a
scrivere la profezia e costituire il vostro Ordine, scegliendovi ad uno ad
uno affinché deste vita al Collegio. Se non avete più memoria di chi sia
stato quando avevo ancora una dimensione materica è perché l'Anziano ha
cancellato gran parte dalle vostre memorie. In questo modo gli è
stato più facile avere il controllo su ognuno di voi. Adesso è tempo
che venga ripristinato l'equilibrio, ma ciò dipenderà dalla scelta che
compirà quest'uomo!
L'uomo ha ascoltato le parole dell'entità e non resiste dall'intervenire con forza.
- La profezia, la missione da compiere, l'ordine, il caos: ma ti rendi conto che hai reso un inferno la mia vita e quella delle persone che ho amato? Sono solo un essere umano, non posso portare sulle spalle il destino dell'universo.
- Ho
scelto te proprio perché sei un umano, una creatura in
grado di amare a tal punto da oltrepassare i confini della vita.
- Ma questa è la tua storia, non la mia!
- Ti sbagli, dalla scelta che compirai dipenderà anche il futuro della tua esistenza.
- Non si era detto che a me non è stato mai concesso di poter scegliere?
- Non sino ad oggi.
- Allora mi sia permesso di ascoltare cosa ha da replicare l'Anziano. Non so come funzioni qui, ma dalle mie parti abbiamo una cosa chiamata processo.
- Allora mi sia permesso di ascoltare cosa ha da replicare l'Anziano. Non so come funzioni qui, ma dalle mie parti abbiamo una cosa chiamata processo.