sabato 14 novembre 2015

Capitolo IX


#73 - Il bambino!

(Presente, stazione dei Custodi, zoo)

L'entità ha permesso all'uomo di avere piena consapevolezza degli eventi che lo hanno condotto sin lì. Adesso è pronto per affrontare il proprio destino.

- Allora è questo che è successo, mi hanno catturato mentre guidavo per andare a... oddio il bambino!
- Non è successo nulla alla donna che darà alla luce tuo figlio, la sua linea temporale è stata congelata dai Custodi, ma non è un processo irreversibile.
- Perché solo adesso? Stavamo insieme già da un anno!
- Dopo averti accompagnato alla stanza della donna, ho lasciato anche io Altrove per tornare qui e manomettere il diagramma dell'allineamento. Ciò ha rallentato il tracciamento da parte dei Custodi, ma sapevo sarebbe stato un rimedio temporaneo e che, presto o tardi, avrebbero triangolato la tua posizione. È successo ciò che doveva accadere.
- Ancora con questa storia del mio destino e del fatto che, a differenza degli altri uomini, non ho possibilità di scelta? Allora dimmi cosa devo fare e finiamola una volta e per tutte con questa storia: voglio tornare da lei!
- Avverrà anche questo, ma prima ti aspetta l'incontro con l'Anziano.

#74 – Libero?

(Presente, stazione dei Custodi, area di contenimento)

L'Anziano ed il suo consigliere sono stati imprigionati nella cella che un tempo ospitava l'umano.

- Anziano, c'è ancora una speranza...
- Parla!
- Ho una spia nel Collegio, presto verranno a liberarci.

Due Custodi della fazione dei liberatori si recano allo zoo della stazione.

- Umano, adesso sei libero!
- Chi siete?
- Quelli che credono in te, Eletto! Andiamo nella sala del comando, il direttorio ci sta aspettando.

#75 – Benvenuto, Eletto!

(Presente, stazione dei Custodi, sala del comando)

Il direttorio è costituito dai Custodi della fazione dei liberatori. L'umano è accolto in modo trionfale.

- Benvenuto tra noi, Eletto!
- Eletto? Mi avete catturato, sottoposto ai vostri esperimenti, rinchiuso in una capsula e poi in una gabbia: è così che trattate i vostri eletti? E che fine ha fatto la donna che amo?
- Già da prima della nascita della razza umana, il collegio dei Custodi ha avuto il compito di osservare l'evoluzione degli esseri viventi che popolano il nostro universo...
- Non m'interessa una lezione di storia!
- Volevamo solo farti sapere che abbiamo compreso il nostro errore: interferire nei processi evolutivi delle altre razze in funzione del mantenimento dell'equilibrio.
- E queste sarebbero le vostre scuse? Vi ho fatto una domanda precisa: che fine ha fatto la donna che amo?
- È viva, e anche il bambino che porta in grembo. Vuoi che la portiamo qui?
- No! Sono io che voglio tornare da lei, questo luogo non mi appartiene, e neppure a lei.
- Abbiamo bisogno di te...
- Forse voi  di me, ma io non di voi!

Si manifesta l'entità.

- Fermati! Non sei arrivato sin qui per voltare le spalle al tuo destino...
- Il mio destino è stare con lei!
- Non prima di aver compiuto la tua missione.

I Custodi sono sorpresi. Pur avendo sempre creduto nella profezia, consideravano l'esistenza dell'entità una sorta di leggenda. Il portavoce del direttorio prende allora la parola.

- Fondatore dell'Ordine dei Custodi, grazie per mostrarti a noi.
- Ho scelto di comunicare con voi soltanto adesso perché solo ora siete consapevoli dei vostri errori: dovevate garantire che le forze orientate al caos e quelle volte all'ordine fossero bilanciate, non imporre agli altri esseri viventi un'innaturale forma di ordine.
- Cosa possiamo fare?
- Conducete qui l'Anziano...
- Abbiamo salvato l'eletto, lottato contro i nostri stessi fratelli e dovremmo permettere all'Anziano di riprendere il potere?
- Non può esserci equilibrio ove ci sono fratelli contro fratelli.

#76 - Non sono dei nostri!

(Presente, stazione dei Custodi, area di contenimento)

L'Anziano ed il Consigliere sono nella cella n°11, ove entrano due Custodi della fazione dei liberatori.

- Anziano, sono venuti per noi...
- Ma non sono dei nostri, la tua spia si sbagliava!

Uno dei Custodi si rivolge all'Anziano

- Non deve ringraziare noi, ma l'entità.
- Maledetta creatura, questo deve essere il suo ennesimo trucco!
- Adesso venga con noi.

Il Consigliere si rivolge ai liberatori

- Ed io?
- La sua presenza non è richiesta.
- Liberate anche me! Non ho alcuna colpa, ho soltanto eseguito gli ordini dell'Anziano.

I due Custodi e l'Anziano si allontanano lasciando il Consigliere nella cella.


#77 - Il processo (I)

(Presente, stazione dei Custodi, sala del comando)

L'Anziano è nella sala del comando, al cospetto del direttorio e anche dei Custodi della fazione che ancora lo sostiene. L'ex capo della stazione avverte la presenza dell'entità, che non tarda a manifestarsi ancora.

Eccolo il mio bambino sperduto. Ti ho fatto condurre qui affinché tu possa ascoltare quanto ho da dire ad ognuno di loro. È tempo che si conosca la verità.  Cari confratelli, in origine, io e l'Anziano avremmo dovuto governare insieme: a lui il governo di quanto orientato all'ordine, a me quello del caos. Ed è stato così, almeno sino ad un certo punto della storia, la vostra storia. Ma fui tradito e gettato nel fuoco eterno che alimenta il nucleo centrale di questa stazione perché non volli condividere con lui la visione ultima delle cose. L'Anziano non poteva sapere, però, che è esattamente questo ciò che doveva accadere. So che ci sono alcuni di voi in questa sala che provano del rancore nei suoi confronti, ma le azioni di chi vi ha comandato sino ad oggi sono state necessarie al compimento della profezia. Non è quindi l'odio il sentimento che voglio che proviate nei suoi confronti. E non è l'odio il sentimento che mi lega a lui. Questa è una storia d'amore, non di odio. Era poco più di un bambino quando lo salvai dal suo pianeta morente: lo crebbi come un figlio, pur sapendo che un giorno avrebbe agito contro di me. E fui io a scrivere la profezia e costituire il vostro Ordine, scegliendovi ad uno ad uno affinché deste vita al Collegio. Se non avete più memoria di chi sia stato quando avevo ancora una dimensione materica è perché l'Anziano ha cancellato gran parte dalle vostre memorie. In questo modo gli è stato più facile avere il controllo su ognuno di voi. Adesso è tempo che venga ripristinato l'equilibrio, ma ciò dipenderà dalla scelta che compirà quest'uomo!

L'uomo ha ascoltato le parole dell'entità e non resiste dall'intervenire con forza.

- La profezia, la missione da compiere, l'ordine, il caos: ma ti rendi conto che hai reso un inferno la mia vita e quella delle persone che ho amato? Sono solo un essere umano, non posso portare sulle spalle il destino dell'universo.
- Ho scelto te proprio perché sei un umano, una creatura in grado di amare a tal punto da oltrepassare i confini della vita.
- Ma questa è la tua storia, non la mia!
- Ti sbagli, dalla scelta che compirai dipenderà anche il futuro della tua esistenza.
- Non si era detto che a me non è stato mai concesso di poter scegliere?
- Non sino ad oggi.
- Allora mi sia permesso di ascoltare cosa ha da replicare l'Anziano. Non so come funzioni qui, ma dalle mie parti abbiamo una cosa chiamata processo.

L'Anziano viene condotto al centro della sala.

#78 – Il processo (II)

(Presente, stazione dei Custodi, sala del comando)

Il portavoce del direttorio concede all'Anziano la facoltà di replicare alle accuse.

Fratelli! Grazie per avermi liberato, e grazie anche a chi in questa sala avrebbe preferito che rimanessi segregato per sempre in una cella. Ho ascoltato le parole dell'entità, e chiunque al mio posto sarebbe ora accecato dal desiderio di vendetta. Nulla di più lontano da me. È grazie a tutti voi, nessuno escluso, che ho compreso quanto pericolose siano le menzogne di questo essere. Osservate il diagramma dell'allineamento ormai impazzito: è davvero l'equilibrio che desidera? Farvi arrendere al suo volere, buttare all'aria millenni del nostro incessante lavoro, ecco cosa vuole realmente. E per cosa? Per vendicarsi di me! Vero, fui io a gettarne il corpo nel nucleo, ma solo perché compresi quanto malefiche fossero le sue reali intenzioni. Vero, ero un bambino su di un pianeta morente quando mi raccolse. Non vi ha raccontato, però, che era tra i responsabili della sua distruzione. Vero, mi allevò, ma solo affinché, una volta istruito, potessi essere complice delle sue azioni, plagiato a tal punto da non comprendere più il confine tra bene e male. Vero, sono stato io a dirvi che un Custode, per adempiere alla propria missione, deve ragionare al di là del bene e del male, ponendosi così al servizio di un interesse superiore. Ma fu per proteggervi che cancellai dalle vostre menti il ricordo dei tanti errori commessi perché ingannati dall'entità: non potevo permettere che continuaste ad agire sotto il suo malefico influsso. Tuttavia, il momento è così drammatico che occorre fare appello a quella parte in ognuno di noi che, per troppo tempo, abbiamo sacrificato per il benessere di miliardi di creature in tutto l'universo: il cuore. Lì c'è la verità, e nessuno potrà cancellarla!

L'Anziano si interrompe per guardare negli occhi, ad uno ad uno, tutti i 12 Custodi.

Mai avrei voluto essere al vostro cospetto, fratelli miei, scorgendo nei vostri occhi il sospetto che sia io il cattivo della storia. Ciò mi ferisce enormemente, e ancor di più la consapevolezza del dolore ingiustificato che ha provato questo uomo. Anche se molti di voi ne sono convinti, costui non è l'Eletto, ma solo l'ennesima vittima dell'entità che un tempo fondò il nostro Ordine. Ed è comprendendo il male subito da quest'uomo, infinitamente più grande di quello patito da me, che non desidero più pronunziare parole in mia difesa. Non m'importa quale destino sceglierete per me, sono pronto a sacrificarmi per la causa. Pensate invece alla vita che quest'uomo è stato costretto a vivere: è ciò che egli stesso ha definito un inferno. E per colpa di chi? L'entità sostiene di possedere il dono della visione ultima delle cose. Se ciò fosse vero, era consapevole sin dall'inizio che i suoi genitori sarebbero stati uccisi; che il desiderio di incontrare di nuovo la sua ragazza, tragicamente morta nella linea temporale originaria, lo avrebbe spinto ad alterarla; che sarei stato tratto in errore giudicando colpevole un innocente. Se così fosse, non è certo colpa dell'umano aver posto in essere le azioni che hanno portato allo squilibrio cui oggi siamo chiamati a rimediare, forse il più grave nella nostra storia. Fratelli, c'è solo un colpevole qui, e non sono io.

#79 – Il processo (III)

(Presente, stazione dei Custodi, sala del comando)


Ascoltate anche le ragioni dell'Anziano, il direttorio chiede all'umano di pronunziarsi.

Mi è stato detto di non avere scelta, di non averne mai avuta. Eppure è a me che adesso chiedete di giudicare, ovvero scegliere chi sia il buono e chi il cattivo. A me che non sono un Custode come voi, ma solo un essere umano che vuole tornare dalla propria donna e dal figlio che sta per nascere. Credere alle parole dell'Anziano oppure a quelle dell'entità? Preferisco credere all'unico amico che abbia mai avuto, il Direttore. Mi disse che la rabbia non mi avrebbe aiutato nel compiere questa scelta, la prima in tutta la mia esistenza predestinata. La verità è che in questa storia non ci sono buoni e cattivi. Così come in noi umani convivono luce ed ombra, caos ed ordine, così è giusto che l'Anziano e la voce tornino a stare insieme al fine di ripristinare quell'equilibrio che tanto cercate.

Il portavoce del direttorio prende la parola.

Che sia rispettata la volontà dell'Eletto e che venga meno ogni ostilità tra noi Custodi. Per tale ragione, verrà ripristinato il Collegio originario. In merito all'Anziano, che la sua traccia energetica diventi una sola cosa con quella dell'entità che un tempo fondò il nostro Ordine: che il suo corpo venga quindi disgregato gettandolo nel fuoco che alimenta la stazione. Quanto a te, umano, c'è qualcosa che possiamo fare per te?

L'uomo è turbato dalla visione dell'Anziano, ora intento a supplicare la sua pietà, ma non esita a rispondere al portavoce.

Riportatemi a casa, alla vita che ho sempre voluto.

#80 – A casa!

(5 febbraio 2015, quello vero, appartamento dell'uomo)

- Buongiorno amore...
- E non chiamarmi così, lo sai che sono diversamente romantica.
- Devo raccontarti una cosa...
- Anche io...
- Inizia tu allora...
- Si tratta del regalo per il tuo compleanno. Non ho avuto un attimo libero in questa settimana, cosa ne dici se oggi andiamo al centro commerciale e scegliamo qualcosa che ti piace? Non ami le sorprese e sono sicura che prenderei qualcosa di sbagliato, come è successo la scorsa volta...
- Ce l'hai con me ancora per quel maglione?
- Non fingere, lo so che non ti è piaciuto. Non lo hai mai indossato...
- Cara, sei tu il mio regalo più grande...
- Smettila, ancora una frase così e mi potrebbe venire il diabete. Inoltre potrebbe nuocere anche al bambino!
- Sei sempre la solita, dovrei prendermela e invece non riesco a non ridere.
- Lo so, mi ami per questo. E tu? Cosa è che dovevi raccontarmi?
- Ho fatto un sogno incredibile.
- Tipico di te, con la fantasia che ti ritrovi dovresti scrivere un libro, altro che continuare a scribacchiare per quei giornalini.
- Credo tu abbia ragione. In fondo, ho già quarant'anni...
- Quasi 41! Il tuo compleanno è domani.
- Ancora non ci credo.
- Neppure io riesco ad immaginare di stare con uno tanto vecchio.
- Certo che è bello essere appena svegli e ricevere tutti questi complimenti dalla donna che ami!
- Dai, smettila. Non dovevi raccontarmi il tuo sogno?
- Sì, ti era successo qualcosa di terribile...
- Ero ingrassata?
- Non essere così cinica: ero davvero disperato! Lo sai che non...
- Fermati subito! Non dire quella frase! In tanti mi hanno detto di non poter vivere senza di me, ma sono ancora vivi, gli stronzi.
- Tanti? Tanti quanti?
- Non cambiare argomento, sei tu che mi stavi raccontando la tua storia.
- Non ricordo come, riuscivo a raggiungerti in un'altra linea temporale...
- Una linea che?
- Una sorta di realtà alternativa...
- Ed ero più bella?
- Avevi i capelli più corti e con dei riflessi viola...
- E scommetto che ero anche vestita come una mignotta. Tutti uguali gli uomini: subito a consolarsi con un'altra, e pure troia, per giunta!
- Non puoi essere gelosa di te stessa, anche se non eri proprio tu. L'altra te era anche finita in galera.
- E bravo il mio traditore, vuol dire che preferiresti stare con una delinquente...
- Tesoro...
- Non chiamarmi così!
- Allora non ti racconto come è andata a finire...
- No, adesso mi racconti tutto!
- Per aver oltrepassato la mia linea temporale, quella in cui eri morta, e raggiungerti in una sorta di universo paralello in cui avrei potuto continuare a stare con te, vengo rapito da un gruppo di alieni.
- Quelli con le antennine verdi oppure i grigi, piccolini e con gli occhi grandi grandi?
- Mi stai prendendo in giro, vero?
- Un pochino! Dai continua, scemo...
- Assomigliavano alle divinità dell'antico Egitto ed erano vestiti di bianco. Alla fine, faccio deporre il loro capo, ristabilisco l'equilibrio nell'universo e torno sulla Terra da te.
- Bravo il mio eroe, visto che c'eri, non potevi portare con te qualche mummia o papiro? Li avremmo potuti vendere ad un museo.
- Dai! Non trovi che sia un sogno strano?
- Secondo me vedi troppi film di fantascienza...
- Sempre meglio dei porno...
- Che permaloso che sei. A proposito, lo sai che noi donne incinte...

#81 – La migliore delle vite possibili!

(6 febbraio 2015, quello vero, appartamento dell'uomo)

Di mattina, la donna è sul pianerottolo.

- Mi aiuti?
- Sei matta? Non dovresti portare pesi...
- Sono incinta, non malata!
- Perché hai comprato tutte queste cose? Non mi va che trascorri il pomeriggio in cucina.
- Verranno anche i tuoi, ci tengo a fare bella figura. E poi sarai tu a cucinare, sei più bravo di me ai fornelli.
- E io che ci casco sempre...
- Sei ingenuo, ti amo proprio per questo...
- Ho sentito bene? Hai detto ti amo?
- Mi deve essere sfuggito! Non lo faccio più, promesso!
 
Di pomeriggio, arrivano i genitori dell'uomo.
 
- Ma tu devi essere; ci aveva detto che eri bella, ma...
- Signora, lei mi fa arrossire...
- Chiamami mamma. Anzi, non vedo l'ora che qualcuno mi chiami nonna; a che mese sei?
- Al terzo...
- Hai ancora una linea perfetta...
- Cara, proprio come te quando aspettavamo il nostro bambino speciale...
- Ah, non dargli retta, mio marito fa sempre il galante davanti agli altri, ma in privato è un brontolone.
 
Di sera, in salotto.
 
- E dopo i regali per nostro figlio, ecco qualcosa per la futura nuora.
- Ma non dovevate, è bellissimo!
- È il ciondolo che regalai a mia moglie per il nostro primo anniversario. Vogliamo che lo abbia tu adesso. Ci ha portato fortuna, siamo ancora insieme...
- Caro, non annoiarli con queste storie...
- A proposito di storie, vostro figlio ne ha una stranissima da raccontarvi...
- Ma dai, era solo un sogno...
- Raccontala, è divertente.
- Oddio, divertente non tanto. C'ero io su una base aliena e...
 
Di notte, in camera da letto.
 
- Spero che staranno comodi in salotto, non potevo mandarli a dormire in albergo. Hanno già fatto un viaggio così lungo, dalla fattoria alla città.
- Vedrai che staranno bene, il divano letto l'ho scelto io...
- Già, come anche tutti gli altri mobili della casa...
- Dovresti ringraziarmi, a te piacciono solo le cose etniche: fosse stato per te, adesso dormirebbero su di un'amaca! Senti, ma lo sai che è proprio bello il ciondolo che mi hanno regalato?
- Dai, vieni qui, te lo metto io. Se non fosse per mia madre, ti direi che sei l'unica donna della mia vita...
- Ma sentilo! Devo averti traviato, ora sei diversamente romantico anche tu.
- Ho avuto un'ottima maestra!
- E comunque, io e tua madre non siamo le uniche donne della tua vita. Volevo farti una sorpresa: oggi mi ha telefonato il dottore, ha detto che è femmina!
- Una bambina? Ma è bellissimo, e questa è la migliore delle vite possibili!

FINE
I'm the one who guided you this far
(Genesis, Duke's End)

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