sabato 26 settembre 2015

#9 - Memoria profonda


(1980, nella mente del prigioniero)

È mattina, e la madre lo prepara come per andare a scuola.

- Mamma, vado a prendere la cartella.
- Non ti servirà, oggi non ti porto a scuola.
- Che bello!
- Papà ed io abbiamo deciso di fare un gioco tutti insieme.
- Che gioco?
- Vieni in salotto, così te lo mostro.
- Eccolo qua, il mio bimbo speciale.
- Papà, mamma ha detto che faremo un gioco.
- Sì, ma devi sederti qui e chiudere gli occhi, e non sbirciare, promesso?
- Promesso!

Il padre fa segno alla moglie di prendere la siringa.

- Adesso conta sino a tre.
- Uno, due, tre... ahi!
- Hai aperto gli occhi, non vale. Dai, riproviamo adesso.
- Va bene pap...
- Ecco, si è addormentato. Colleghiamolo al macchinario.

Un'ora dopo.

- Fatto, quando si sveglierà non ricorderà più nulla.
- Neppure di noi, della sua mamma e del suo papà?
- Purtroppo no. Ne abbiamo già discusso, lo facciamo per il suo bene.
- È stata una follia! Chi si prenderà cura di lui adesso?
- Ho chiamato l'istituto, lì sarà al sicuro.
- È di nostro figlio che stai parlando, lo capisci o no? Te lo immagini lì, da solo, privo di memoria? Maledetta me che te l'ho permesso!
- Amore, ormai sono sempre più vicini. Un giorno, forse una settimana al massimo, e troverebbero il modo di rapirlo.
- E ora?
- Tra qualche minuto arriverà il nostro amico, prendi la valigia.
- Addio amore mio, spero che un giorno ci perdonerai per averti fatto questo.