sabato 3 ottobre 2015

#23 - Lo scout (II)


(1973, stanza di un motel)

Lo Scout incontra l'Informatore, un uomo sulla sessantina con una protesi all'arto inferiore.

- Sei arrivato finalmente, hai portato i soldi?
- Prima le informazioni.
- Mettiti comodo, allora; vuoi un goccio anche tu? Il dottore ha detto che dovrei smettere di bere, ma lo sanno tutti che i medici sono bravi solo a spaventare la gente. 
- Perché no, versami qualcosa...
- Cosa sai di Nikola Tesla?
- È l'uomo cui dobbiamo la nascita degli Scout. Senza le sue ricerche non saremmo mai stati in grado di viaggiare nel tempo.
- Ah, questa cosa non la capirò mai; come è che fate? Premete un tasto, appare un lampo e un attimo dopo non ci siete più, giusto?
- Non dovevi essere tu a darmi delle informazioni?
- Ragazzo, sei un po' troppo impulsivo per i miei gusti, è con un generale che stai parlando.
- Nel mio tempo sei morto da un pezzo.
- Giusta osservazione, ma sei nel mio di tempo adesso; vuoi le informazioni o no?
- Si generale; va meglio così?
- Di cosa ti stavo parlando? Ah, di Tesla. Un amico che lavora in una base segreta mi ha raccontato di un macchinario che gli era appartenuto, ma solo ora in fase di sperimentazione: promette di fare miracoli!
- Il capo mi ha mandato qui per questo, dove si trova?
- Non così in fretta; apri la valigetta e fammi contare se sono abbastanza per lasciare questo dannato posto. Con questo clima, la gamba fa più male adesso di quando ce l'avevo attaccata al corpo.
- Mi spiace per la tua gamba, ma non mi hai ancora detto nulla; li vuoi questi soldi oppure no?
- Certo; aspetta, hai d'accendere?
- Tieni il mio accendino; allora, le coordinate della base?
- Maledetta tosse, ecco cosa mi porterà alla tomba, non le bottiglie. Non è un posto segnato sulle mappe, quelli del governo non sono così stupidi. E io ancora meno di loro: pagami e ti darò la chiave di una cassetta di sicurezza. Dentro troverai le coordinate. Hey, non fare idiozie, posa quella pistol...

Pochi minuti dopo.

Idiota di un ubriacone: anche un bambino avrebbe capito che la chiave era sul fondo di una delle tue bottiglie.