domenica 4 ottobre 2015

#25 – Il macchinario (II)


(1973, laboratorio)

Per essere un macchinario in grado di connettere alla matrice dell'universo, è veramente piccolo. Vediamo come funziona, quei cavi sembrano collegarlo al generatore laggiù...

- Fermati!
- Chi c'è?
- Non puoi vedermi, il mio campo vibrazionale è diverso dal tuo, ma puoi ascoltarmi.
- Esci fuori ho detto!
- Sono già fuori, anzi, tutto intorno a te.
- Chi sei?
- Di solito mi chiamano 'la voce', ma è un po' più complicato di così.
- O sono diventato pazzo o qui sta accadendo qualcosa di strano.
- Non hai le conoscenze per comprendere chi sono, ma c'è qualcosa che puoi capire...
- Cosa?
- Hai una missione...
- Sì, recuperare il dispositivo e annientare ogni cosa che si frapponga tra me ed il mio obiettivo! Tipo distruggerti.
- Impossibile! Staccare la spina ad un televisore, anche distruggerlo, non significa impedire alle trasmissioni di continuare a viaggiare nell'etere. Adesso scegli: sapere la verità o rimanere nella menzogna. Non è stato forse il tuo desiderio di conoscenza a portarti nell'organizzazione? Quante persone hai ucciso per arrivare sin qui?
- Come fai a sapere queste cose?
- La tua mente è connessa al tutto, tu stesso sei parte di ogni cosa, e io appartengo al tutto.
- Sembra di ascoltare uno di quei santoni della new age. Scommetto che adesso dirai che la mia vera missione è diventare un guerriero della luce.
- Luce ed ombra sono parti complementari di una stessa realtà, ma il tuo destino è essere un eroe: avrai un figlio e lo proteggerai al costo della tua stessa vita. Fa' attenzione: gli amici di oggi diventeranno i nemici di domani.
- Non mi ci vedo come padre, e neppure come eroe. Anzi, cara 'la voce', con il tuo permesso, adesso dovrei staccare i cavi che ti alimentano.
- Provaci pure, allora.

Lo Scout viene investito da una scarica elettrica.