giovedì 8 ottobre 2015

#30 – E il libero arbitrio?


(1973, quartiere di una città di periferia)

- Chi sono queste persone intorno a noi? E perché mi somigliano tutte così tanto?
- Stai vivendo un momento unico nella storia dell'umanità: ogni linea temporale converge in questo punto. Ciascuna scelta che si compie nella vita ne genera una differente: le persone che vedi sono tutti i possibili te, e la cosa ancora più straordinaria è che ora compirete la stessa scelta, ammesso si possa definire tale.
- Aspetta, dove è andato a finire il mio libero arbitrio? Anzi, il nostro, quello di tutti i possibili me; va bene, ci siamo capiti.
- La libertà di scelta sussiste quando c'è un'alternativa, ne vedi alcuna? La tua struttura molecolare ha incominciato a mutare quando hai toccato il macchinario e adesso il processo è terminato. Ed è cambiata anche quella del te che non si arruolò negli Scout, ma che ha appena avuto un incidente d'auto. Lo vedi quello in fondo? È il te che scelse di studiare ingegneria; stava facendo un esperimento quando...
- Basta! Vuoi dire che siamo tutti morti?
- Non esiste la morte: nulla si crea e nulla si distrugge.
- Ok Einstein, ho capito, tecnicamente siamo tutti morti!
- Non è ciò che ho detto, ma non abbiamo ancora molto tempo per l'innesto della tua traccia energetica sul suo corpo. Puoi chiamarla anima, se preferisci.