mercoledì 7 ottobre 2015

#29 – Sei a casa!


(1973, quartiere di una città di periferia)

La voce ha aiutato lo Scout a scappare dal deserto.

- Pensavo mi riportassi a casa, e invece siamo in questo quartiere. A giudicare dalle auto, credo sia ancora il 1973.
- Sei a casa, anche se non lo sai ancora.
- Allora, visto che ci sono, vado a comprare le sigarette: sono meno inquinate in questa epoca.
- Inutile, non può vederti nessuno.
- Perché?
- La tua struttura molecolare è mutata quando sei stato investito dalla scossa elettrica.
- Ecco perché il mio equipaggiamento ha smesso di funzionare, e sono pure invisibile per giunta!
- Non hai perso il tuo senso dell'umorismo, però. Entra in quel palazzo...
- Perché?
- Lo scoprirai presto.

Pochi minuti dopo.

- Che ragione c'era di farmi venire sin qui? Solo per vedere un uomo sanguinante, riverso sul pavimento?
- Sta morendo, ma sei ancora in tempo per salvarlo.
- Perché dovrei, e come?
- Prenderai il suo posto.
- Io?
- Chi sono i più acerrimi nemici di voi Scout?
- I Custodi, ma sei 'la voce', dovresti già conoscere la risposta.
- Ciò che non sai, invece, è che davanti ai tuoi occhi c'è il loro ultimo tentativo disperato di far sopravvivere il loro Ordine, o almeno quello che è diventato. Sapessi quante atrocità hanno commesso nel corso della storia, illusi di essere al di sopra delle parti.
- E tu da che parte stai? Se ti sono tanto antipatici, potrei mettere una buona parola con il capo e farti diventare uno di noi.
- Non essere sciocco: non c'è alcuna parte, ma solo il tutto. Tanto voi quanto loro, ignorando la visione ultima delle cose, avete inconsapevolmente contribuito in egual misura all'adempimento della profezia...
- Cosa direbbe questa profezia?
- Tuo figlio libererà il genere umano dalla tirannia.
- Ma se non sono neppure sposato!
- Presto lo sarai.
- Ammesso che voglia prendere il posto di quest'uomo, almeno è carina la tipa?
- È tempo che tu comprenda, devo mostrarti qualcosa.