martedì 13 ottobre 2015

#41 – La voce e l'Anziano


(Presente, stazione dei Custodi, nucleo energetico)

L'Anziano ha raggiunto il nucleo energetico della stazione, ove neppure gli altri dodici Custodi hanno il permesso di accedere. Esegue il rituale d'invocazione dell'entità conosciuta come 'la voce'.

- Ecco il mio bambino sperduto che m'invoca.
- Erano secoli che nessuno mi chiamava così.
- È ciò che eri e ciò che sei rimasto, un bambino sperduto.
- Hai trascorso troppo tempo qui, sono cambiate molte cose da allora. Ti ho invocato perché abbiamo un problema...
- Sei venuto a chiedere il mio aiuto? A me? A chi ti ha salvato dal tuo pianeta morente; a chi ti ha amato come un figlio e insegnato ogni cosa; a chi ha fondato l'Ordine e ti ha messo a capo di esso; a chi hai ripagato gettandone il corpo in questo fuoco eterno?
- Eppure sei ancora vivo, o sbaglio?
- Solo perché la morte non esiste, non certo per la tua misericordia. Mi avresti annientato se ne avessi avuto la possibilità. Di me è rimasta la mera traccia energetica, ma sono più forte da quando ho raggiunto la consapevolezza di essere parte del tutto.

L'energia del nucleo scorre lungo una torre che attraversa l'intera stazione. Nonostante lo spessore delle pareti, le radiazioni sono molto forti in quest'area. L'Anziano non può rimanervi ancora a lungo.

- A differenza di te, presto tornerò alla sala del comando. Pensaci, potrei liberarti se lo volessi. Sai che non sarebbe così difficile trovarti un nuovo corpo; cosa ti lega a questa prigionia?
- Quello imprigionato in questo luogo sei tu, non io: sei fermo all'idea di te stesso. Credevo che un giorno saresti potuto diventare grande, con o senza di me, e invece sei rimasto il mio bambino sperduto.
- Il tuo bambino sperduto ha il potere di invocarti, salvarti, oppure lasciarti all'oblio...
- Mi sono divertito ad osservarti mentre praticavi quello stupido ed inutile rituale, ma sono io ad averti concesso di parlarmi: entrambi sappiamo che il momento è arrivato.

Il colore del flusso di energia diventa sempre più intenso.

- Ti riferisci all'Eletto? Presto la tua profezia apparirà finalmente agli altri per ciò che è davvero: un mucchio di menzogne!
- Scrissi la profezia prima che nascessi, prima ancora di salvarti portandoti via dal tuo pianeta natale.
- Quello che gli esseri della tua specie vollero annientare senza alcuna pietà.
- Non poteva andare diversamente, lo sai. Tutto è già accaduto, futuro compreso, e questo puoi comprenderlo anche tu che non possiedi la visione ultima delle cose.
- Avresti potuto condividerla con me, se lo avessi voluto. Puoi ancora farlo.
- Ciò che consideri un dono, in realtà, è una condanna. Non potevo farti questo, meglio la tua collera e la disgregazione del mio corpo fisico. Ora ti chiamano l'Anziano, ma mi rattrista molto osservare che non hai ancora raggiunto la consapevolezza del prezzo della conoscenza, e del potere che da essa deriva.
- Parole di un essere che ha perso il suo potere, non puoi biasimarmi se le trovo poco credibili.
- Guarda a cosa mi ha portato il potere, ad alimentarmi dello stesso fuoco che mi ha quasi distrutto...
- Non ti riconosco più. Non eri tu a sostenere l'importanza dell'equilibrio universale? Vuoi davvero che un umano qualunque distrugga tutto ciò per cui abbiamo lottato?
- Ciò che l'Eletto distruggerà è solo la tua idea di equilibrio, e non permetterò che nulla si frapponga tra lui e la missione che deve compiere.
- Eppure le sorti di quella razza non ti erano così a cuore in passato. Certo, fummo noi a modellarne il DNA, a donare loro la conoscenza, ad ispirare le religioni in cui ancora ripongono fede. Ma quanti umani siamo stati costretti a sterminare proprio in nome dell'idea di equilibrio che oggi rinneghi? E su altri pianeti la nostra ingenerenza è stata anche maggiore.

L'entità concentra la propria energia in un punto dello spazio e appare dinanzi agli occhi dell'Anziano con le sembianze di un tempo.

- Guardami! Guardami ho detto! Come è possibile, dopo migliaia di anni, che tu non abbia ancora compreso il male che abbiamo commesso? Come puoi ancora pensare di avere il potere di vita e di morte su altri esseri viventi? Siamo tutti figli dello stesso universo ed è tempo di pagare per i nostri errori.
- Su una cosa avevi ragione: con o senza di te, io sono destinato alla grandezza e tu al fallimento.
- Te lo ripeterò per l'ultima volta: tutto è già accaduto, futuro compreso, e qualunque cosa farai, sarà funzionale all'adempimento della profezia.

 L'entità torna al suo stato di pura energia e l'Anziano lascia il nucleo della stazione.