(2014, rifugio del Direttore)
Fu allora che io e tuo padre stipulammo un patto:
ci saremmo protetti l'un l'altro e mi sarei preso cura di te se gli
fosse accaduto qualcosa. Non sono riuscito a salvarlo, purtroppo.
Anzi, sono stato io ad essere salvato grazie a lui.
Stai parlando di come sei sopravvissuto al tuo
stesso suicidio?
Sì. Gli Scout trovarono davvero il cadavere
di un uomo identico a me, ma proveniva da un'altra linea temporale: un altro me, ma assassinato con
un colpo alla testa poche ore prima, forse in una rapina.
Un'altra linea temporale? Un altro te? Mi sembra d'impazzire...
Lasciami finire. Fu 'la voce' ad operare lo
scambio dei corpi, dandomi così la possibilità di portare via il
macchinario ed iniziare una nuova vita. Io mi limitai a sparare un
colpo fuori la finestra affinché, sentendo il rumore, tutti mi
credessero morto. Ed è stata lei ad informarmi che la tua ragazza
era morta e che era giunto il momento di addestrarti.
Ho trascorso con te molto tempo, ho ascoltato le
tue storie, ho provato con tutte le mie forze a credere che fossero
vere, ma mi sembra tutta una follia.
Non lo è. Ascolta, prova ad immaginare
che ogni scelta crei una diversa linea temporale, o
realtà alternativa, se preferisci. Hai presente il paradosso del gatto di Schroedinger?
Non sono mai stato molto bravo nelle materie
scientifiche, ma avevo un bellissimo gatto rosso quando vivevo nella
fattoria; va bene, la smetto, continua...
La tua ragazza è ancora viva, ma in
un'altra linea temporale. Il problema è capire quale sia stata la
scelta che ne ha determinato la sopravvivenza. E il macchinario
non ti servirà: i tuoi poteri sono stati risvegliati, anche
se non credi ancora in te stesso.
Se quanto dici sulle realtà alternative è vero,
esiste anche un altro me che è riuscito a fermarla prima che si
gettasse nel vuoto.
Purtroppo no. Hai il dono dell'unicità perché
il tuo destino è troppo importante: è questa l'eredità del tuo
padre naturale.
Vuol dire che non ho mai avuto la possibilità di
scegliere? Che tutto quanto mi è accaduto doveva succedere e basta?
Che la mia ragazza era destinata a morire? E me lo chiami dono? Bella
eredità che mi ha lasciato il paparino.
Non ti permetto di parlare così di tuo padre! Quanto è successo ha una ragione...
Non ti permetto di parlare così di tuo padre! Quanto è successo ha una ragione...
Già, rendere la mia esistenza un inferno...
No, affinché tu un giorno possa spingerti ad oltrepassare i confini della
vita. Ciò darà luogo ad una serie di eventi che cambieranno il futuro di
tutti quanti noi: tutto è già accaduto, futuro compreso! Forse ti ho raccontato anche troppo, ma so che adesso il mio compito è
terminato. Ricorda, verranno momenti in cui penserai di essere da
solo, soltanto tu e la notte, ma sarà allora che verrà in tuo aiuto
l'entità. E sarà lei a guidarti in questo viaggio.
È un addio?
Temo di sì.
Allora tienilo tu questo coso, non lo voglio, mi
ha già rovinato la vita abbastanza.