mercoledì 30 settembre 2015

Capitolo II (10-18)


#10 - L'istituto (I)

(1981, nella mente del prigioniero)

È trascorso un anno dall'affidamento del bambino all'istituto. Un'infermiera del turno di notte si accorge che è scomparso dalla camerata e corre ad avvisare il Direttore.

- Direttore, c'è un problema.
- È successo qualcosa al bambino?
- Non riusciamo più a trovarlo.

Nel frattempo, in giardino.

- Chi sei?
- Mi chiamano 'la voce', sono io ad averti portato sin qui.
- C'è la neve, ma non sento freddo, come è possibile?
- Una parte di te è in un altro luogo, la sto aiutando a riconnettersi con il suo passato. Dovevo creare questo avvenimento affinché un giorno tu possa ricordare chi sei davvero. Quanto al tuo futuro, non temere: presto troverai un'altra casa.

#11 - Disconnessione

(Presente, stazione dei Custodi, stanza di controllo adiacente alla cella)

Il Custode ed il suo assistente sono ancora nella stanza di controllo.

- Signore, continuiamo a monitorare un'intensa attività cerebrale, ma non riusciamo a visualizzare i suoi pensieri.
- Disconnettiamolo, tanto è inutile.
- Ma l'Anziano...
- Gli altri Custodi sono andati ad informarlo, presto si riunirà il Collegio, forse per l'ultima volta.

12 - La profezia

(Presente, stazione dei Custodi, il Collegio)

Trascorsa qualche ora, inizia il Collegio dei Custodi. Come da rituale, l'Anziano legge la profezia.

Un giorno nascerà un uomo in grado di oltrepassare le porte della percezione. Potrà muoversi a piacimento lungo le linee temporali e penetrare la vacuità della materia. Sino ad allora, ai Custodi è assegnato il compito di tutelare l'ordine universale. Tutto è uno, ed è già accaduto.

#13 - L'Eletto?

(Presente, stazione dei Custodi, il Collegio)

L'Anziano e gli altri dodici Custodi siedono in circolo dinanzi al diagramma dell'allineamento.

- Anziano, crede che il momento sia arrivato? È lui l'Eletto?
- Miei confratelli, non possiamo dirlo con certezza. Ci è stato concesso di andare al di là dell'umana percezione del tempo, di vedere il passato, il presente ed il futuro per ciò che davvero sono: illusioni delle menti non evolute. Non ci è stato concesso, invece, il dono della visione ultima delle cose. Attraverso il diagramma possiamo però osservare tutte le possibili linee temporali ed eventuali squilibri al loro interno. Ciò che è accaduto è grave, ma non è indicativo del compimento della profezia.
- Anziano, con il suo permesso, e se fosse proprio questo il modo per giungere all'allineamento finale?
- Nessuno più di me ha a cuore la missione dei Custodi, lo sapete. Così come vi è altrettanto noto quanto mi sia a cuore la profezia ereditata dal fondatore del nostro Ordine. Siamo però esseri votati alla conoscenza, non alla supposizione. Tu che eri nella stanza di controllo, cosa hai scoperto?
- Anziano, non siamo riusciti a leggere la sua mente, ma riteniamo che il suo comportamento sia stato motivato da ciò che gli umani chiamano amore. Era alla guida di un arcaico mezzo di locomozione quando lo abbiamo estratto dalla linea temporale in cui si era illegalmente innestato e, tra i suoi effetti personali, c'era la fotografia di una donna. Ma c'è di più.
- Continua...
- Vede, come può osservare lei stesso grazie al diagramma, la femmina umana è viva soltanto nella linea temporale alterata.

I Custodi incominciano a discutere tra di loro.

- L'Anziano ha ragione, non è una riprova che si tratti dell'Eletto. Non è la prima volta che qualcuno riesce ad oltrepassare la propria dimensione.
- Già, ma di solito avviene attraverso l'esperienza onirica oppure grazie a disastrosi esperimenti scientifici cui siamo chiamati a rimediare, spesso anche a costo di molte vite innocenti.
- Appunto, l'umano potrebbe non essere affatto l'Eletto, ma appartenere alla fazione degli Scout: sapete tutti di cosa sono capaci nonostante la loro tecnologia primitiva.

L'Anziano interviene nuovamente.

Ancora congetture? Ancora ipotesi? Ancora usate parole come innocente e colpevole? Sarebbe furoviante per l'assolvimento del nostro compito ragionare in termini di bene o male. La verità, lo sapete anche voi, è che esistono comportamenti orientati al mantenimento dell'ordine ed altri orientati al caos. Abbiamo una missione da compiere, non dimenticatelo. Dichiaro sciolto il Collegio.

Il Custode della stanza di controllo si avvicina all'Anziano.

- Anziano, volevo dirle che, data l'inefficacia del trattamento, l'umano è stato diconnesso da ogni dispositivo di controllo ed inserito in una capsula di stasi.
- Fa' portare la capsula nella sala del comando.

#14 - Una nuova famiglia (I)

(1981, nella mente del prigioniero)

Il Direttore ritrova il bambino in giardino.

- Eccoti, non puoi neppure immaginare lo spavento che hai fatto prendere alla povera infermiera. Tieni, ti ho portato una coperta altrimenti rischi di congelare, qui, in mezzo alla neve. Ma come hai fatto ad uscire dalla camerata senza che nessuno ti vedesse?
- Stavo dormendo, come tutti gli altri, e poi mi sono risvegliato qui. Direttore, hai ascoltato anche tu 'la voce'?
- Quale voce? Deve essere stata la tua immaginazione, dai adesso ti riaccompagno dentro.

La notte stessa, nell'ufficio del direttore squilla il telefono.

- Pronto?
- Sappiamo che è successo ancora.
- Chi è che parla?
- Non è importante. Vogliamo il bambino.
- Mai! Ho promesso ai suoi genitori che l'avrei protetto a costo della vita.
- Allora farai la loro stessa fine!
- Prima dovrete riuscire a prendermi.

#15 - Una nuova famiglia (II)

(1981, nella mente del prigioniero)

Il giorno dopo, il bambino è nell'ufficio del Direttore.

- Vuoi punirmi per quello che è successo ieri? Non è stata colpa mia, lo giuro!
- Tranquillo, non avere paura. Voglio solo farti una domanda: cosa ricordi della tua famiglia? Prima che ti portassero qui, intendo.
- Nulla. Vorrei tanto saperlo come erano la mia mamma ed il mio papà.
- Erano persone eccezionali e miei ottimi amici. Avrei voluto aspettare che fossi un po' più grande prima di dartela, ma in questa busta troverai molte risposte. Però promettimi di aprirla soltanto dopo che sarai arrivato nella tua nuova casa.
- Quale casa?
- Ho una bella notizia per te: abbiamo trovato dei genitori che saranno felicissimi di adottarti. Sai, sono un po' anziani, ma anche molto saggi. Sono sicuro che starai bene con loro.
- Ma io non voglio andare via.
- Dovresti capire che è una grande fortuna trovare dei genitori. Sapessi quanti bambini aspettano anni prima che questo accada, e ad alcuni non succede mai.
- Ma io...
- Dai, adesso devi prepararti, verranno a prenderti. E non dimenticare la busta che ti ho dato.

Il bambino viene accompagnato nella camerata.

#16 - Una nuova famiglia (III)

(1981,
nella mente del prigioniero)

Il bambino è nella camerata e una donna lo aiuta a fare la valigia. Nel frattempo, nel suo ufficio, il Direttore parla con una coppia di anziani.

- Adesso potete uscire, vi ho fatto nascondere nella stanza accanto affinché poteste ascoltare anche voi. So che nessun altro orfanotrofio avrebbe accettato la vostra richiesta di adozione, ma per un bambino speciale sono necessarie persone speciali e in grado di garantirgli cure altrettanto speciali.
- Non si preoccupi, abbiamo altri figli, ormai grandi, e sapremo dargli tutte le attenzioni che merita.
- Vi ho scelto per questo: mi fido di voi.
- Direttore, cosa è successo ai suoi genitori? Perché lo hanno abbandonato?
- Non lo hanno abbandonato, ma sono morti per proteggerlo. È giusto che sappiate che ci sono uomini molto cattivi interessati al bambino e che dalla sua vita dipende il futuro di tutti noi.
- Ho vissuto gli anni dell'infanzia durante la grande depressione e sono stato tra i primi ad arruolarmi dopo l'attacco a Pearl Harbour: non temo le avversità e ne ho presi tanti di nemici a calci nel culo.
- Nessuno farà del male a nostro figlio!
- Direttore, perdoni il linguaggio di mio marito, siamo gente semplice, voleva dire che non abbiamo mai avuto paura del futuro.
- Ecco le parole che volevo sentire!

#17 - Una nuova famiglia (IV)

(1981, nella mente del prigioniero)

Il bambino è in auto con i suoi nuovi genitori.

- Dove abitate?
- Non è molto lontano da qui, vedrai che la nostra casa ti piacerà. Abbiamo anche una stalla...
- Con i cavalli?
- Certo, ne abbiamo uno tutto nero ed un altro tutto bianco.
- Che bello! E ci sono altri bambini?
- No, i nostri figli sono grandi adesso. Il più grande vive in città e la più piccola si è trasferita in un altro Stato.
- Mi vorranno bene?
- Certo che sì. Manca ancora un'ora prima di arrivare a casa, perché non provi a riposare un po'? Deve essere stata una giornata stancante per te.
- Va bene.

Il bambino si sdraia sul sedile posteriore e gli scivola via dalla giacca la busta consegnatagli dal Direttore.

#18 - L'istituto (II)

(
1981, nella mente del prigioniero)

Notte, stanza da letto del Direttore. L'uomo brucia i documenti dell'adozione e prende la pistola dal cassetto della scrivania. Il rumore dello sparo allerta la guardia notturna. Sul comodino c'è un biglietto.
Il bambino è al sicuro, è il vostro futuro ad essere in pericolo!

(Presente, stazione dei Custodi, sala del comando)

Il prigioniero è all'interno della sua capsula e apre gli occhi. La condizione di stasi si è interrotta prematuramente.

- Ho proiettato nella tua mente le immagini degli eventi accaduti durante l'infanzia, ma adesso è tempo di agire.
- Sei 'la voce', vero?
- Sì, e sono da sempre accanto a te, non c'è nulla di cui avere paura.
- Chi era l'uomo vestito di nero che ho visto da bambino all'uscita da scuola?
- Devo raccontarti la storia degli Scout e di tuo padre...