domenica 4 ottobre 2015

Capitolo III (19-27)


#19 - Gli Scout

(Presente, base degli Scout, sala comando)

- Signore, voleva parlarmi?
- Siamo riusciti a scoprire dove si trova il bambino.
- Ottimo!
- È in un orfanotrofio, nel 1981: era da un anno che non usava i suoi poteri, ma adesso abbiamo registrato nuovi picchi anomali di energia.
- Sono pronto...
- Non essere sempre così precipitoso. All'istituto ho già mandato altri due agenti; sei il mio uomo migliore e mi servi per qualcosa di più importante.
- Dica.
- Sembra che i poteri del bambino siano correlati al macchinario recuperato durante la missione nel 1980...
- Quella in cui furono uccisi i suoi genitori, ricordo...
- Non ne vado orgoglioso, ma la nostra missione è per il bene dell'umanità intera, non dimenticarlo. Tornando al macchinario, i nostri tecnici purtroppo non riescono a farlo funzionare. Forse il padre, prevedendo il nostro arrivo, lo avrà danneggiato di proposito. Su di esso abbiamo comunque trovato impresso un codice governativo risalente al 1973 ed è lì che devi andare.
- Dove esattamente?
- Ancora non lo sappiamo di preciso, ma c'è un uomo che lo sa: un veterano della seconda guerra mondiale che ha accesso a molte informazioni militari e con cui abbiamo collaborato altre volte. Possiamo fidarci di lui: chi vuoi che creda alle storie di un vecchio ubriacone su fantomatici uomini vestiti di nero venuti dal futuro?
- Signore, l'ultima volta che abbiamo aperto una finestra temporale, i Custodi sono riusciti a scoprirlo e molti dei nostri agenti sono morti.
- Abbiamo attivato un nuovo sistema di schermatura per proteggere la base. In ogni modo, è un rischio che dobbiamo correre: un dispositivo simile, in futuro, potrebbe garantirci la vittoria contro i Custodi. Adesso vai in armeria e prendi l'equipaggiamento. Devo proprio aggiungere che l'integrità del dispositivo ha la massima priorità?
- No Signore.

#20 - Ancora una volta

(1981, ufficio del Direttore)

Due uomini vestiti di nero riescono ad entrare nella stanza del Direttore, ormai privo di vita.

- Si è ucciso!
- Guarda nei fascicoli, deve pur esserci qualcosa.
- Già fatto! Non c'è niente. Ci vorranno mesi per ricostruire i documenti bruciati nel cestino. È la seconda volta che ci sfugge quel dannato bambino.
- Andiamo via, torniamo alla base.
- Cosa ne facciamo della guardia notturna?
- Non ha visto nulla, sono riuscito ad addormentarla prima che entrassimo.

I due si allontanano dall'istituto attraversando il giardino.

#21 - Scout a rapporto! (I)

(P
resente, base degli Scout, sala comando)

I due Scout provenienti dal 1981 sono a rapporto dal loro capo.

- Ve lo siete fatto scappare un'altra volta!
- Signore...
- Il Signore sta in cielo, qui ci siamo soltanto noi! Vi rendete conto che, a quest'ora, potrebbe essere ovunque?
- È ancora un bambino e non è consapevole dei suoi poteri, prima o poi li riattiverà e potremo ritrovarlo.
- Siete voi a non essere consapevoli, soprattutto della vostra missione. Sono migliaia di anni che gli esseri conosciuti un tempo come antichi dei, oggi chiamati Custodi, tengono nascosto al genere umano il segreto della vita. Siete esploratori, il vostro compito è riportare alla luce tutto ciò che per troppo tempo ci è stato celato. Abbiamo finalmente la tecnologia che ci permette di viaggiare nel tempo, è ora di vendicare il sacrificio di Prometeo. Andate adesso.

#22 - Lo Scout  (I)

(1973, tavola calda)

- Desidera altro? Abbiamo una torta ai mirtilli eccezionale.
- Vada per la torta; ah, c'è un'altra cosa che mi piacerebbe avere...
- Dica.
- Il suo numero di telefono.

Un ragazzino entra nel locale e consegna un biglietto all'uomo.
Ho qualcosa per te, incontriamoci stasera al motel.
Un amico

#23 - Lo Scout (II)

(1973, stanza di un motel)

Lo Scout incontra l'Informatore, un uomo sulla sessantina con una protesi all'arto inferiore.

- Sei arrivato finalmente, hai portato i soldi?
- Prima le informazioni.
- Mettiti comodo, allora; vuoi un goccio anche tu? Il dottore ha detto che dovrei smettere di bere, ma lo sanno tutti che i medici sono bravi solo a spaventare la gente. 
- Perché no, versami qualcosa...
- Cosa sai di Nikola Tesla?
- È l'uomo cui dobbiamo la nascita degli Scout. Senza le sue ricerche non saremmo mai stati in grado di viaggiare nel tempo.
- Ah, questa cosa non la capirò mai; come è che fate? Premete un tasto, appare un lampo e un attimo dopo non ci siete più, giusto?
- Non dovevi essere tu a darmi delle informazioni?
- Ragazzo, sei un po' troppo impulsivo per i miei gusti, è con un generale che stai parlando.
- Nel mio tempo sei morto da un pezzo.
- Giusta osservazione, ma sei nel mio di tempo adesso; vuoi le informazioni o no?
- Si generale; va meglio così?
- Di cosa ti stavo parlando? Ah, di Tesla. Un amico che lavora in una base segreta mi ha raccontato di un macchinario che gli era appartenuto, ma solo ora in fase di sperimentazione: promette di fare miracoli!
- Il capo mi ha mandato qui per questo, dove si trova?
- Non così in fretta; apri la valigetta e fammi contare se sono abbastanza per lasciare questo dannato posto. Con questo clima, la gamba fa più male adesso di quando ce l'avevo attaccata al corpo.
- Mi spiace per la tua gamba, ma non mi hai ancora detto nulla; li vuoi questi soldi oppure no?
- Certo; aspetta, hai d'accendere?
- Tieni il mio accendino; allora, le coordinate della base?
- Maledetta tosse, ecco cosa mi porterà alla tomba, non le bottiglie. Non è un posto segnato sulle mappe, quelli del governo non sono così stupidi. E io ancora meno di loro: pagami e ti darò la chiave di una cassetta di sicurezza. Dentro troverai le coordinate. Hey, non fare idiozie, posa quella pistol...

Pochi minuti dopo.

Idiota di un ubriacone: anche un bambino avrebbe capito che la chiave era sul fondo di una delle tue bottiglie.

#24 - Il laboratorio

(1973, deserto)

Lo Scout ha raggiunto il laboratorio dove è custodito il macchinario.

Le coordinate portano qui, in pieno deserto. Deve essere una base sotterranea, una di quelle utilizzate durante le sperimentazioni della bomba atomica. Ecco, lo scanner ha localizzato l'entrata.

È molto tardi e c'è soltanto uno scienziato, ora intento a parlare al telefono.

Comandante, ho un bella notizia per lei. Sì, lo so che l'ho svegliata, ma, mi creda, ho una buona ragione per averlo fatto: siamo finalmente pronti ad attivare il macchinario. Sì, prima di iniziare aspetteremo che veniate anche lei ed i suoi uomini, certo. A domani allora, buona notte anche a lei.

Lo scienziato si avvicina al dispositivo pensando ad alta voce.

Quel genio di Tesla, nelle sue ricerche sui campi elettromagnetici si è imbattuto in qualcosa di più grande di lui. Forse non si è nemmeno reso conto di essere arrivato all'intima essenza dell'energia stessa. (Voltandosi a causa di un rumore sospetto alle sue spalle) C'è qualcuno? No, come potrebbe mai esserci qualcuno: sono tutti a dormire. Domani sarà un gran giorn...

Lo Scout esce dal nascondiglio, ripone l'arma e si avvicina al corpo dello scienziato.

Ringrazia che non ti ho sparato dei proiettili veri come ho fatto con il vecchio e gli uomini all'ingresso del laboratorio: la morte di un uomo della tua intelligenza sarebbe stata una grave perdita per l'umanità. Adesso dormirai anche tu.

#25 – Il macchinario (II)

(1973, laboratorio)

Per essere un macchinario in grado di connettere alla matrice dell'universo, è veramente piccolo. Vediamo come funziona, quei cavi sembrano collegarlo al generatore laggiù...

- Fermati!
- Chi c'è?
- Non puoi vedermi, il mio campo vibrazionale è diverso dal tuo, ma puoi ascoltarmi.
- Esci fuori ho detto!
- Sono già fuori, anzi, tutto intorno a te.
- Chi sei?
- Di solito mi chiamano 'la voce', ma è un po' più complicato di così.
- O sono diventato pazzo o qui sta accadendo qualcosa di strano.
- Non hai le conoscenze per comprendere chi sono, ma c'è qualcosa che puoi capire...
- Cosa?
- Hai una missione...
- Sì, recuperare il dispositivo e annientare ogni cosa che si frapponga tra me ed il mio obiettivo! Tipo distruggerti.
- Impossibile! Staccare la spina ad un televisore, anche distruggerlo, non significa impedire alle trasmissioni di continuare a viaggiare nell'etere. Adesso scegli: sapere la verità o rimanere nella menzogna. Non è stato forse il tuo desiderio di conoscenza a portarti nell'organizzazione? Quante persone hai ucciso per arrivare sin qui?
- Come fai a sapere queste cose?
- La tua mente è connessa al tutto, tu stesso sei parte di ogni cosa, e io appartengo al tutto.
- Sembra di ascoltare uno di quei santoni della new age. Scommetto che adesso dirai che la mia vera missione è diventare un guerriero della luce.
- Luce ed ombra sono parti complementari di una stessa realtà, ma il tuo destino è essere un eroe: avrai un figlio e lo proteggerai al costo della tua stessa vita. Fa' attenzione: gli amici di oggi diventeranno i nemici di domani.
- Non mi ci vedo come padre, e neppure come eroe. Anzi, cara 'la voce', con il tuo permesso, adesso dovrei staccare i cavi che ti alimentano.
- Provaci pure, allora.

Lo Scout viene investito da una scarica elettrica.

#26 – Un lampo, e poi il buio

(1973, deserto)

Lo Scout, ripresi i sensi, disconnette il macchinario e lo porta via con sé. È notte e nel deserto fa molto freddo.

Che c'è, non parli più adesso? Farai un bel viaggio nel tempo con me. E ora cosa c'è? Perché il mio equipaggiamento non funziona più? Non voglio rimanere intrappolato in questa epoca.

Qualche istante dopo.

- Serve aiuto?
- Ancora tu? Funzioni anche senza la corrente?
- Devi scappare!
- Questo lo so anche io...
- Pensa ad un luogo dove vorresti essere.
- A casa! Ma è nel mio tempo...
- Il tempo è solo un'illusione della mente, credibile, ma comunque un'illusione.
- Non voglio discutere di filosofia con una voce invisibile, nel bel mezzo del deserto, e con questo freddo.  Visto che pensi di sapere tutto, hai qualche idea?

Un lampo, e poi il buio.

#27 - Base (II)

(Presente, base degli Scout, sala comando)

Uno Scout entra nella sala comando.

- Signore, abbiamo un problema...
- Cosa c'è adesso?
- Il nostro uomo in missione nel 1973, sembra sparito: non riceviamo più alcun segnale.
- Mandate qualcuno a recuperarlo, subito! I Custodi potrebbero risalire a noi se lo trovassero.
- Come desidera.