domenica 11 ottobre 2015

Capitolo IV (28-36)


#28 – L'origine dell'anomalia

(1973, quartiere di una città di periferia)

Un autobus è fermo all'incrocio.

- Amore, ma è un ciondolo bellissimo!
- Mio padre lo regalò a mia madre per il loro primo anniversario.
- Non so se posso accettarlo...
- Si che puoi; vuoi sposarmi?
- Non pensavo che me lo chiedessi in un autobus, davanti a tutti...
- So che ti saresti aspettata un anello, ma questo ha più valore per me. Però posso sempre richiedertelo inginocchiandomi, come si vede nei film...
- No!
- Non mi vuoi sposare?
- Non voglio che ti macchi i pantaloni; sì che ti sposo!

I passeggeri applaudono la giovane coppia.

- Tesoro, la prossima è la mia, ti telefono stasera.
- Non vedo l'ora di dirlo ai miei
- Oddio, tuo padre! È così geloso di te!
- Tranquillo, metterò una buona parola per te, vedrai che ti accetterà, prima o poi.
- Appunto, è quel 'poi' a preoccuparmi.
- Dai, sei arrivato, ci sentiamo dopo.

L'uomo arriva a casa e sta per aprire la porta, due Custodi lo aspettano in cucina.

- Eccolo, è lui! Il diagramma dell'allineamento indica che l'anomalia ha avuto origine da quest'uomo.
- Strano, a me sembra un tipo così insignificante.
- Non ci è concesso mettere in discussione gli ordini dell'Anziano.
- Sarà fatto allora.

#29 – Sei a casa!

(1973, quartiere di una città di periferia)

La voce aiuta lo Scout a scappare dal deserto.

- Pensavo mi riportassi a casa, e invece siamo in questo quartiere. A giudicare dalle auto, credo sia ancora il 1973.
- Sei a casa, anche se non lo sai ancora.
- Allora, visto che ci sono, vado a comprare le sigarette: sono meno inquinate in questa epoca.
- Inutile, non può vederti nessuno.
- Perché?
- La tua struttura molecolare è mutata quando sei stato investito dalla scossa elettrica.
- Ecco perché il mio equipaggiamento ha smesso di funzionare, e sono pure invisibile per giunta!
- Non hai perso il tuo senso dell'umorismo, però. Entra in quel palazzo...
- Perché?
- Lo scoprirai presto.

Pochi minuti dopo.

- Che ragione c'era di farmi venire sin qui? Solo per vedere un uomo sanguinante, riverso sul pavimento?
- Sta morendo, ma sei ancora in tempo per salvarlo.
- Perché dovrei, e come?
- Prenderai il suo posto.
- Io?
- Chi sono i più acerrimi nemici di voi Scout?
- I Custodi, ma sei 'la voce', dovresti già conoscere la risposta.
- Ciò che non sai, invece, è che davanti ai tuoi occhi c'è il loro ultimo tentativo disperato di far sopravvivere il loro Ordine, o almeno quello che è diventato. Sapessi quante atrocità hanno commesso nel corso della storia, illusi di essere al di sopra delle parti.
- E tu da che parte stai? Se ti sono tanto antipatici, potrei mettere una buona parola con il capo e farti diventare uno di noi.
- Non essere sciocco: non c'è alcuna parte, ma solo il tutto. Tanto voi quanto loro, ignorando la visione ultima delle cose, avete inconsapevolmente contribuito in egual misura all'adempimento della profezia...
- Cosa direbbe questa profezia?
- Tuo figlio libererà il genere umano dalla tirannia.
- Ma se non sono neppure sposato!
- Presto lo sarai.
- Ammesso che voglia prendere il posto di quest'uomo, almeno è carina la tipa?
- È tempo che tu comprenda, devo mostrarti qualcosa.

#30 – E il libero arbitrio?

(1973, quartiere di una città di periferia)

- Chi sono queste persone intorno a noi? E perché mi somigliano tutte così tanto?
- Stai vivendo un momento unico nella storia dell'umanità: ogni linea temporale converge in questo punto. Ciascuna scelta che si compie nella vita ne genera una differente: le persone che vedi sono tutti i possibili te, e la cosa ancora più straordinaria è che ora compirete la stessa scelta, ammesso si possa definire tale.
- Aspetta, dove è andato a finire il mio libero arbitrio? Anzi, il nostro, quello di tutti i possibili me; va bene, ci siamo capiti.
- La libertà di scelta sussiste quando c'è un'alternativa, ne vedi alcuna? La tua struttura molecolare ha incominciato a mutare quando hai toccato il macchinario e adesso il processo è terminato. Ed è cambiata anche quella del te che non si arruolò negli Scout, ma che ha appena avuto un incidente d'auto. Lo vedi quello in fondo? È il te che scelse di studiare ingegneria; stava facendo un esperimento quando...
- Basta! Vuoi dire che siamo tutti morti?
- Non esiste la morte: nulla si crea e nulla si distrugge.
- Ok Einstein, ho capito, tecnicamente siamo tutti morti!
- Non è ciò che ho detto, ma non abbiamo ancora molto tempo per l'innesto della tua traccia energetica sul suo corpo. Puoi chiamarla anima, se preferisci.

#31 – Regalo di matrimonio

(Aprile del 1973, casa degli sposi)

- Tesoro, sai da dove viene questa scatola?
- Strano, pensavo di averli aperti tutti i regali di matrimonio. Forse, durante il trasloco mi deve essere sfuggita.

L'uomo apre la scatola. All'interno uno strano macchinario ed un messaggio.

Presto ricorderai!
La voce

- Hai un ammiratore segreto che si firma 'la voce'?
- Smettila di essere sempre così geloso, lo sai che amo solo te. Deve essere lo scherzo di uno dei tuoi amici. Comunque è molto bello, lo metteremo qui in salotto, che ne dici?
- Dico che sei tu l'unica cosa bella in questa stanza...
- Scemo!

#32 – È un maschio!

(Agosto del 1973, ospedale)

- Allora dottore, ci dica tutto, siamo curiosi...
- È un maschio, ed è in perfetta salute. Sua moglie dovrebbe partorire all'inizio di febbraio, auguri!

La coppia lascia l'ospedale. Un individuo vestito di nero ed un altro di bianco osservano la scena da lontano.

#33 – È in pericolo!

(Agosto del 1973, casa degli sposi)

- Svegliati!
- Chi sei? 
- Sono chi ti ha portato sin qui...
- Non vedo nessuno!
- Segui la luce...

L'uomo, incuriosito da un bagliore in salotto, scende le scale e si avvicina all'oggetto sul camino, adesso illuminato.

- Ho dovuto riportarti allo stato di coscienza anteriore all'innesto della traccia energetica per un motivo.
- Mi porterai via un'altra volta? Lei è magnifica e sta per avere il bambino...
- È in pericolo...
- Come posso proteggerlo?
- Saprai cosa fare: di volta in volta, ti darò nuove istruzioni.
- E come devo comportarmi con lei?
- Presto accetterà la verità.

L'uomo torna a letto.

- Caro, cosa è successo?
- Nulla, sono sceso in salotto perché pensavo di aver lasciato il televisore acceso, ma era tutto a posto. Non preoccuparti, torna pure a dormire.

#34 – Scout a rapporto! (II)

(Presente, base degli Scout, sala comando)

- Signore, la squadra di recupero è tornata...
- Falla entrare.
- Signore, abbiamo ritrovato l'agente in missione nel 1973, ma abbiamo ritenuto troppo pericoloso riportarlo qui.
- E chi vi avrebbe concesso un simile potere decisionale?
- C'è una ragione...
- Sentiamo, sono curioso...
- Lo abbiamo riconosciuto solo grazie alla scansione energetica. Il suo corpo non è più lo stesso, è come se la sua anima fosse stata trapiantata.
- Dannati Custodi! Le missioni nel passato sono da considerarsi sospese sino a nuovo ordine. Fate rientrare tutti gli agenti operativi: non posso perdere altri uomini.
- Signore, c'è dell'altro, aspetta un figlio, e anche i Custodi ne sono a conoscenza.
- Vuoi dirmi che il padre del bambino, l'uomo che abbiamo ucciso nel 1980, era il nostro stesso agente mandato in missione nel 1973? Allora siamo stati noi a...

#35 – Custodi a rapporto!

(Presente, stazione dei Custodi, sala del comando)

I due Custodi sono tornati dalla missione nel 1973 e adesso sono a rapporto dall'Anziano. 

- Il diagramma dell'allineamento è chiaro: l'anomalia ha avuto origine nel 1973. Il vostro compito era altrettanto chiaro, uccidere l'uomo che l'avrebbe generata. Come è possibile che abbiate fallito?
- Anziano, nessun umano sarebbe potuto sopravvivere.
- Eppure, dall'impronta energetica risulta che sia ancora vivo...
- Crediamo sia stato salvato dagli Scout.
- No, credo che la spiegazione sia un'altra: il bambino era destinato a nascere, nonostante i nostri sforzi per impedirlo. Ogni ulteriore intervento sul suo passato peggiorerebbe solo le cose. Anzi, temo sia stato proprio il nostro intervento la causa scatenante dell'anomalia. Svegliate il prigioniero dalla stasi, voglio parlare con lui.

#36 – Una visita (im)prevista

(Agosto del 1973, casa degli sposi)

- Caro, hanno bussato alla porta, puoi andare tu? Ho ancora i capelli bagnati...
- Sì, non preoccuparti tesoro.

L'uomo apre la porta.

- Buongiorno, chiedo scusa se la disturbo, ma la mia auto si è bloccata proprio davanti casa sua. Improvvisamente è come se l'impianto elettrico fosse impazzito e ora non c'è verso di farla ripartire. Potrebbe aiutarmi? 
- Certo...

La donna scende in salotto.

- Chi è?
- Cara, un uomo con l'auto in panne.
- Perdoni mio marito, con questo caldo non le ha offerto neppure un bicchiere d'acqua.
- Mia moglie ha ragione, prego, entri...
- Siete molto gentili, grazie. (Guardando la donna) Il vostro primo figlio?
- Ah, si vede così tanto? Sono al terzo mese, abbiamo da poco saputo che è un maschietto.
- No, non tantissimo, ma ho una certa esperienza. Sono il direttore di un orfanotrofio e l'istituto offre anche assistenza a donne che non possono tenere i loro bambini.

Nel viale di casa, poco dopo.

- Ecco, l'auto è a posto.
- Davvero non so come ringraziarla.
- Si figuri, le auto sono come le donne, a volte fanno i capricci, ma non facciamoci sentire da mia moglie.
- Le lascio il mio biglietto da visita, mi piacerebbe se ci rivedessimo. Vostro figlio è un bambino fortunato.
- Speriamo sia davvero così.

È notte, l'uomo viene nuovamente svegliato da 'la voce'.

- È lui!
- Lui chi?
- L'uomo che oggi hai incontrato salverà tuo figlio.