(2014, rifugio del Direttore)
Sono trascorsi alcuni giorni dall'incontro
all'orfanotrofio abbandonato.
- Cosa è successo stamattina al fiume?
- Vuoi conoscere il motivo per cui non sei
annegato?
- Anche, ma prima di tutto la ragione per cui mi hai
spinto in acqua.
- Dovevo farti reagire.
- Rischiando di farmi affogare?
- Sapevo che il tuo istinto ti avrebbe salvato.
- Non ho capito come ho fatto a ritrovarmi pochi secondi dopo
dall'altra parte della riva.
-
È questo il tuo problema: hai troppa fiducia nella tua parte razionale!
Sai che le scelte dettate dall'istinto si rivelano spesso più corrette
di quelle ponderate? Comunque, la dislocazione è solo uno dei poteri che
possiedi.
- A saperlo prima, avrei potuto seguire più notizie per quel giornalino di merda per cui scrivevo.
- Non scherzare!
- Non è che adesso ci ritroveremo circondati dagli uomini in nero? Ah, scusami, si chiamano Scout.
- Questo territorio è stato schermato con la loro stessa tecnologia: non possono trovarci qui.
- Seriamente, ma tutto questo cosa c'entra con la mia ragazza?
- Il mio compito è addestrarti, solo quando sarai pronto 'la voce' tornerà da te. Sarà lei a riportati dalla donna che ami.
- Dovrei anche credere alle vocine? Non sono più uno dei bambini del tuo fottuto istituto!
- Non è che adesso ci ritroveremo circondati dagli uomini in nero? Ah, scusami, si chiamano Scout.
- Questo territorio è stato schermato con la loro stessa tecnologia: non possono trovarci qui.
- Seriamente, ma tutto questo cosa c'entra con la mia ragazza?
- Il mio compito è addestrarti, solo quando sarai pronto 'la voce' tornerà da te. Sarà lei a riportati dalla donna che ami.
- Dovrei anche credere alle vocine? Non sono più uno dei bambini del tuo fottuto istituto!
- Magari lo fossi, un bambino intendo: avevi soltanto tre anni quando,
per recuperare un giocattolo, sollevasti l'albero di Natale con la sola forza del pensiero. È
stato allora che tuo padre mi raccontò la sua storia.